MCA o "multi tropanic collagen actuation" , conosciuto anche come " needling a secco ", è una forma di dermopigmentazione che produce in modo meccanico un piccolo trauma alla pelle e ne stimola l'autoriparazione, soprattutto di cicatrici, rughe e ustioni.
Lo scopo principale di questo trattamento è quello di favorire l'afflusso di sangue e di melanina per ottenere :
Il trauma causato alla pelle è meccanico e di lieve entità, ma è sufficiente per provocare una reazione dei fibroblasti che, stimolati, producono elastina e fibrina, oltre ad attrarre la pigmentazione della zona trattata attraverso la produzione di melanina.
Si può fare il needling su una zona trattata con il laser?
Assolutamente NO.
Ai fini della buona riuscita del trattamento, è indispensabile scegliere attentamente i candidati, accertandosi che la pelle sia sana, forte e che non vi siano controindicazioni, come la presenza di iperpigmentazioni, cheloidi o feriti recenti (meno di 6 mesi).
inoltre, se lo scopo è quello di ri-pigmentare una specifica zona, è importante che la pelle abbia una sufficiente quantità di melanina disponibile e quindi, che il soggetto sia almeno un fototipo 3.
Questo trattamento è molto efficace, ma non elimina la causa, bensì migliora il sintomo e l'aspetto visivo. Il trattamento va effettuato in più sedute e per ottenere dei risultati visibili sono necessari almeno 3 trattamenti.
CAMPI DI APPLICAZIONE
Molte ferite della pelle sono superficiali, riguardano lo strato di epidermide e guariscono in modo normale senza lasciare tracce. Nel caso delle cicatrici, invece, le ferite sono più profonde perché è stato danneggiato il derma. Maggiore è stato il danno causato, peggiore sarà l'esito cicatriziale. Il modo in cui la pelle si cicatrizza dipende da vari fattori, tra cui la natura e la gravità della ferita, la sua localizzazione, l'età del soggetto e la predisposizione genetica.
Perché una ferita si cicatrizzi, è indispensabile che il corpo produca elastica e collagene. Queste fibre favoriscono la ricrescita e la riproduzione di tessuto che si differenzia dalla pelle normale per texture e colore. Questo tessuto è chiamato anche cicatriziale e di solito è funzionalmente e qualitativamente inferiore, è meno resistente ai raggi UV e non contiene né ghiandole sudoripare, né bulbi piliferi.
Nella maggior parte dei casi le cicatrici sono piatte e bianche. Il rossore, che spesso accompagna una ferita, di solito è temporaneo e non sempre lascia una cicatrice. I tempi di guarigione sono soggettivi e possono variare da pochi giorni a qualche anno e dipendono dai fattori sopra menzionati.
Quali sono le cicatrici che non si possono trattare?
LE cheloidee e le ipertrofiche.
Cicatrici Ipertrofiche - non si possono mai trattare -Si caratterizzano per una produzione eccessiva di collagene e sono più comuni in ferite da ustione e in soggetti di fototipo 1 . Di solito prudono, sono di colore rossastro e si distinguono dalle cicatrici cheloidee per rimanere circoscritte ai propri confini.
Le cicatrici ipertrofiche si sviluppano entro poche settimane dall'incidente e richiedono 2-3 anni per diventare piatte e bianche
Cicatrici cheloidee - non si possono mai trattare -Anche le cicatrici cheloidee si caratterizzano per una eccessiva produzione di collagene e di tessuto cicatriziale fibroso, ma a differenza di quelle ipertrofiche, questa iperproduzione si estende oltre i confini della ferita originaria. Non sono piatte e hanno un aspetto bitorzoluto e produco. Questo tripodi cicatrici posso svilupparsi a qualsiasi età e sono più comuni nei giovani e in soggetti di fototipo 6. Hanno una capacità di crescita infinita e sono spesso conseguenti a ferite di tipo chirurgico o da piercing.
Cicatrici atroficheSi tratta di piccole depressioni causate da un'interruzione del processo di guarigione della pelle. Ne sono esempi le cicatrici infossate da acne o da varicella.